Fermate il mostro

Caso Genchi. Berlusconi parla del mostro della privacy: tutti gli italiani sono potenziali vittime del grande spione, che ha intercettato milioni di linee. Nessuno è al sicuro.

Partono i sequestri nello studio di Genchi e tra i dati sequestrati si scopre un lunghissimo elenco di utenze. I giornali titolano: il numero di utenze controllate ammonterebbe a 13 milioni. Salvo scoprire, poi, che i CD sequestrati non erano nient'altro che l'elenco telefonico.

Pochi sanno, poi, che le intercettazioni sono state in realtà solo poco più di 700. E che Genchi non faceva intercettazioni ma analizzava tabulati. Ovvero, non ascoltava le telefonate ma registrava semplicemente i nomi degli interlocutori e la durata delle comunicazioni.

Ma sentiamo le agghiaccianti dichiarazioni di Gioacchino Genchi:




Emerge chiaramente che Gioacchino Genchi è stato ed è vittima di un'opera di demonizzazione. Come mai? Perché il governo sta varando una riforma delle intercettazioni secondo cui si potrà intercettare solo in presenza di "evidenze di colpevolezza" dell'intercettato (prima bastavano "gravi indizi", e non "evidenze"). I problemi di questa riforma sono non da poco:
  • Per legge le evidenze di colpevolezza bastano per arrestare un sospettato. Ovvero, con la nuova riforma si potranno intercettare solo sospetti dei quali si hanno già abbastanza prove per l'arresto...
  • Berlusconi e Alfano continuano a ripetere che la riforma non toccherà i reati di mafia; tuttavia diversi magistrati fanno notare che prima di intercettare un individuo il più delle volte non si sa a priori se il reato sia di stampo mafioso no, e moltissime volte si sono scoperte organizzazioni mafiose solo dopo aver intercettato. Che la riforma non toccherà i reati di mafia è, quindi, una menzogna.
  • Moltissimi casi conosciuti all'opinione pubblica non sarebbero stati risolti, al giorno d'oggi, se la riforma fosse passata prima. Ne sono casi esemplari l'arresto dell'assassino di Tommaso Onofri e quello di Callisto Tanzi (famoso per il famigerato crack Parmalat).
Insomma, le intercettazioni sono scomode per chi ha la coscienza sporca e allora conviene demonizzarle davanti all'opinione pubblica così da poterle imbavagliare al più presto. Questo significa frenare le indagini di molti processi, soprattutto di reati gravi, e anche di mafia, in nome di una fantomatica difesa della privacy. Migliaia di casi resteranno irrisolti e migliaia di colpevoli la faranno franca, alla faccia della sicurezza. Con conseguenze paradossali: da oggi potranno essere intercettate solo persone che già possono essere arrestate. Questo è semplicemente vergognoso.

E gli elettori del PdL?

Stavano deframmentando l'hard disk.

Nessun commento:

Posta un commento